martedì 10 aprile 2012

Il nipote di nonno Duilio


Io, del nipote del Signor Duilio (vedi il post su Unomattina, più sotto), sono un pò invidiosa. 
Lui ha ancora la possibilità di farsi raccontare la sua storia, le sue radici, direttamente dalla viva voce nonno, con emozioni e tutto. Io invece no. Le storie dei miei nonni si sono perse quando loro sono andati via. Perse del tutto, non sarà più possibile raccontarle. E così non saprò mai in cosa somiglio a mio nonno, quali tratti tratti del mio carattere mi avvicinano a mia nonna, chi di loro era uno spirito libero e quali scelte ha fatto, e chi di loro invece ha dovuto rinunciare ai propri sogni. Chi di loro ha combattuto per un ideale, e con quali risultati. Come hanno amato, con irruenza, coraggio, romanticismo? Segretamente?  
Ma soprattutto, mi manca di sapere una cosa, la più importante di tutte: che cosa vale veramente la pena fare, in questa vita? A cosa non dovrei rinunciare? Quali sono le cose veramente importanti per le quali vale la pena battersi e fare sacrifici, e quali invece sembrano importanti solo a trent'anni, e poi si dissolvono da sole? 
Stare in questo mondo 80-90 anni permette di capire un pò di più la vita. Permette di vedere le cose con un certo saggio distacco, di fare bilanci dai quali gli altri -io ad esempio- possono trarre insegnamento per vivere meglio qui e ora. 
Per dare concretezza a quel che ha valore, imparando a distinguere quello che non ne ha. 
E per arrivare alla fine -anche io, prima o poi- contenta di aver fatto proprio questa vita, e non un'altra. 
E scegliere di lasciarla scritta per chi verrà dopo.

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